Poesia

Ragioni d’un tempo mai perso

Vengon all’occhi or le radici d’un sapere d’ampia lezione d’empirica volontà,

di spesa vita in generoso amore cui perdizione non seppe certo un ritorno…

Nemmmeno fu di chiaro linguaggio tale conquista completa di soluto.

Cosí anche le volte di procinta resa d’affaticate spalle al muro altresì quei immensi spazi di mente sola,

ebbero stretto ogni bene d’un benedetto ragionevole dubbio…

Quale infine vinse le ragioni d’un tempo mai perso.

All’alba d’infinite notti traverse di vagato senso in curiosa virtù,

con l’abbraccio di celeste preziosa luce compagna di coraggioso esistere…

Vigile e nitido si mostrò pubblica ed orientata quella voce di riuscita teoria.

Allora nel sopravvissuto destino un grato calmo vivere si pote preparare presenza,

al contempo s’apre alla vita d’altra manera suo meravigliato sguardo di prima volta…

Nella pronta e decisa via in giungere di merito al compenso d’irripetibile umano sacrificio.

Giacchè non le fu mai altro intento alcuno che la collettività in salvo futuro,

mai si fece vana speranza nè forza neppure confusa l’altrove dimensione…

Sicchè nella realtà una congiunzione si venne posto al dono d’un sogno nell’ora attuale a prova di verità.

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