Nessun luogo si fa di completo che l’inquietudine,
al pensato creduta ora d’arrivo s’impone d’esser arroganza…
Giacché lezion sin morte mai andrà conclusa.
Eppur di maestria se ne va bocche in convinzioni,
poiché d’esso stesso non seguon più l’ombre…
Cosi’ in rubar di sole erette spalle si credon voce.
Se di potente ne vivesse didentro animo,
silente senz’alcun nuocere segue passo e trasporto…
Del porger umile si fa nota grazia d’umile mani vuote.
Al ciglio d’essere viene fine l’immenso del mirare,
Sguardo Che d’orizzonte mai si prossima…
Sicché d’un rispetto in ritorno vi giunge vissuto.
Allora nulla si fa d’eterno il caso in solo,
affinché d’infinito se ne gode a momenti il pieno…
Poi d’essenza in simbiosi si raccoglie l’eventi.