Forse perché di poco immagine ne resta occhio
tale che dimenticato ne va sapor e principio
eppur concentrata intensa nell’aria
alcun di notar nn sfugge beatitudine
quiete d‘un gesto venuto di cuore
traverso egual tempesta poi vinta tempo depenna
infinito è il momento di un sorriso al cosciente
pura la via che espira frutto in suo dono
solcate scie dal reale che dal solo profumo
sentimento muove fispargee disparge
d‘onde ad ellisse disegnano l’eterno in abbraccio
il trasporto muto ne china capo segno di rispetto
Poi colto in tuo unico dal fare in modo speciale
spinge luce che in faro altrove rinasce tua guida
morte non toglie sapor di cotanta festa
Compito ambire di preziosa diffusione al potuto
per chi da questo viver in palco di vita teatro
ne usciràà vinto e beato
senza lucro a scalfir il caval donato
di possibilità retti avanzando a passo grato