Poesia

Dolce sale

sbriciolata indosso trasudata esistenza

solca orli spesi d’osservanza

Noto personaggio grottesco dal semplificare

Occhi che ostentano ascolto

pretesa alcuna fu mai richiesta

il sol concedere di mia aura e lume ve ne grazia

emergere di spalla equa non vuole sconti

che di mio dono speciale nessun altro ne voglia

di tanti ponti il mio sospeso col suo enorme peso

di premio onor porger lo scambio in servigio

l’angolo teso attende riposo suo di concessione alcuna

che d’altro vissuto non se ne dica

fatica chiesta causale accinta non vinta o rispinta

di trasparenza altrove indossi un’altra impresa

che non c’è ode al cuor tuo dedito e punito

se di chiuder giorno notte tien sveglia

Ma d’essenza radice e corpo risorge

d’un animo dolcito al sale concreto

scivola in essa radice lacrima bontà di puro

cavallo d’una battaglia sia giunta podesto

è tutto silente in fiocco d’argento il resto

quel grande tuo mosso non s’abbandoni

che la corte sia vostra e gradita la giostra

tornar di rifugio al prossimo venire

di pace sia sempre principio il nostro dire

il cielo bontà opera aperta seppur delusa

mai ne sottrae lusso beneficio il tuo

che di scelta dividi abbracci

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