Agile come fosse la tua corsa un passeggio d vissuto colto d’occhi e sensi intieri per non sciupare fiori,
di codesta manera vai invisibile posando d’ogni ombre il tuo umile, incauto, e sbadato seppur di vita pagato quel trinso e potente raggio…
Come quel vento che dona all’incontro di chi coglie un gusto d’abbracci al sapore d’eterno.
Di tutto il paesaggio scivolato sotto quei tuoi piedi coraggiosi,
altrettanto tresoro di ben lucidi ricordi popolano memoria d’in sguardo tuo…
Sicchè te ne facesti allieva sin d’infante a ciascun mirato.
Tanto che dentro caduno respiro si pare nata nuova la vita,
si volle però ahimè unito d’orizzonte sia bene che il male…
Così, forte l’amor tuo del vivere che amasti anche la morte di dolori divenuti patrimonio ormai.
Poi del scorrere un tempo sfiorasti di vista l’infinito,
sicchè la perdizione strinse di tratto in tratto stretto il senso…
Persino un tetto al cuore si fece infine pace di protetta anima.
Vergogna alcuna fermó nè via nè destinazione,
d’un desiderio nato d’universo ancor prima del corpo tuo…
Colmo tale d’un prezioso messaggio d’umano compito che devota ti venne indosso di natura la scelta.
Che poi per l’arte tua d’altro mondo si fa voce come d’angeli il linguaggio,
eppure ti parve d’altrove immenso forse sogno questo tocco…
Invece pian piano di nero in vero torna mare a baciare il cielo e narra dell’alba cui cadde ogni velo.
Bravissima irene
Mille grazie
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Tetto al cuore – Bipol Soul
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Tetto al cuore – Bipol Soul