Profumi l’emanar d’un battito sveglia istinti,
natura poi a volerne ricordo si porge occhio…
D’incanto sapor di vero giunge regalo l’emozioni.
Allora leggera par rigenerata una traspirata pelle,
che di qualche sottile separa dall’inganno talvolta.
Giacché di sepolte ferite c’é chi tinge sorriso,
tempo non si vuol delusa a corpo d’una vigil mente…
cosicché di sfumato vario si colora respiro.
Persa forse d’ogni ragione a venirne capo,
di tratto si ritrova in tavola d’astratto il senso…
Sicché della tonda veduta s’evita del buio gl’angoli
Magia di primavera l’estasi esplode dindentro cuore…
Altro essenziale in aggiunta ne premia spirito.
Del complicato si fa l’impulso padron e dubbio,
purché da burrasca se ne distingua momento…
Che d’altra ora poi s’offrirà spiegato nesso.
Seppur di tanto pensare ancora più ci si chiede,
dolcemente una danza move coraggiosa piede…
infine, dimenticata solitudine l’attimo conviene.
D’interagir in nome del bene di colpo l’ora si’ sostiene.