Prezioso si fa ciò che di tal spende sguardo,
non chiede regola l‘esserne parte…
Se non d‘un giudizio di morale portata.
L‘indossar d’onorato quotidiano vivere,
al sequio pregiata porzion di vita traccia.
Del perfetto non si sprechi preteso…
Che d‘in suo esistito non si fa presenza luce.
Al contrario rubato ne resta un tempo,
giacché sua chiusa via non giunge senso…
E contestata d‘ira ne plagia realtà.
Bugia del mai e del sempre rivela confusa,
inseguir di tale rotta perduta foce sta.
D‘ogni qualità però resta in dote progresso,
d‘assente errare essenza parte depenna.
Se per ciascun vissuto se ne veste intiero,
del mancato appello non si ode vuoto…
Bensì in vigile gioia d‘amato vince.
In questo cerchio flusso dimora una radice…
Conseguente agito regna chiave felice.