Poesia

Fuggito di memoria

sabbie che dal rovente scottar,

nei passi d’ella, si fan ombra in corsa ormai..

Al nascere di nuovo, incontro mira vita..

e, al spento d’angolo, ne risveglia raggio

che di tratto in fatto, esplode armonia.

consegnando fuggito di memoria, nel pregio,

concessione ad essa di non più appartenuto;

giacché del dolce farne dono, un dì posa.

E del giorno in rinato, cuor suo conosce..

che per le troppi morti, dolor non ti si prende

ma agli occhi, scacchi di dama e poi tacchi,

tocchi…sicchè d’ogni pezzo n’è solo.

Un insegnato dalla curva uscendo…

Via fra i rumori di una città…

par in lezione di pneumatici l’impronta,

su di un suolo che sentimento fu di lato.

Se, per tanto dare di nessun volto,

di speranza altrove cessa…

e merito non presta giustizia d’esso calo

Ora libera faciulla non darti in regalo

protetto prezioso per mente tiene mano

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