posati come gocce su di foglie in fioritura
si fanno arte certi abbracci silenziosi
che di bisogno non unico l’aiuto celato
ad ogni pagina di quotidiano ne scrive
e dolce in mano sua si fa la penna astuta
poichè d’un solo delicato incontro narra il bene
desiderio trinso d’amor innato scalpirne vuole
ogni altro resti spento al crear d’emozione
di puro suo carattere già in forza regge timone
ciascun sperato trova in esso respir di luce
docile seguir di racconto necessita continuo
non di virgola ne chiude concetto sai
giacché di conforto agile esso prevale punto
ed ancora tempesta si allontana in suo modo
soprano d’un orchestra che ti canta vita
ai suoi ritmi poi muovi i passi in lenta armonia
che di strumento n’è l’essere tuo dentro
nesso d’essenza cui vigile d’animo il solo
ne respinge a favore quel buio corte allerta
decise in pieno le onde che ne cavalcherai
dopo ogni destino così per sempre resterai
Sicchè d’incanto aria ti fa cenno infinito
e di fiore rinascerai sí pulito