Poesia

Metà Di Noi

Distesa ne amplia misura certa commozione

movimento d’amato vuole il mondo sposta

cotante è la forza innata creduta persa

del vissuto ne traggo traccia mentre sguardo narra

coperta in sussulto luce fora nos valore assoluto

nessun espresso mi corrisponde vero dolore

che d’umile ascesa ne chino capo in rispetto al soluto eternamente

purché mio celeste dono in cambio vita ne sia degnato

indossar non si espone perduta veste al prossimo

seppur domandato in comodato d’uso dettato desirio

di sangue l’occhio calar mi costa Tal chiave

che per aver promesso tributo dovere seguo

nel saper d’arduo coraggio vulcanato mare

responsabilità discesa o rientriamo o prosegue la scesa

altroché di mille prese metà di noi si spese

radice divenuta di sperato risveglio cielo

ne rinunzia d’equilibrio terra noi canosciuta

e nel relativo perduta d’immenso prosequio unito noi muove

del sopravvivere per ultimo tocco

non vi sia d’osservazione mia legge alcuna

che in lacrime perdono più d’unico che rado regina

chiamata or sono impresa grata

di grazia impegno giudizio universo attende

che dal giusto morte padrona sia

d’un solo sole creduto giorno dio

eppur saziato silente luna in ricordo pianto

segnato canto ne fu ogni curva e pur l’angolo

sia dunque lode il nostro coro d’amor ululato

ginocchia a raso osa mio stimato servigio immacolato

da sempre anello in cerchi disegnato

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2 commenti

  1. Carmine dice:

    “l’occhio calar mi costa Tal chiave
    che per aver promesso tributo dovere seguo
    nel saper d’arduo coraggio vulcanato mare
    responsabilità discesa o rientriamo o prosegue la scesa”

    -parole che lasciano senza parole-

    1. irene dice:

      Grazie

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