Leggera e coperta s’apre ancor sera d’in spalle, cui nessun titolo sapora in guadagno quotidiano… Margini sol di pelle in esplosivo al contatto. Tollerare che vien poco date perse ragioni, poi luci di speranza tutt’al più in vivo vitro… Al solo credere fatto si va ritto perfin pelo. Un confuso contrario par real lo svolgere, …
D’un coperto vivere
Nel tempo viaggiano insolute astute emozioni, colori dove perpetuo grigio perde veduta… Eppure si concede concreto a sguardi di petto. Sola d’un coperto vivere l’immagina mondo, che per il troppo peccare stenta ragioni… Giacchè d’ogni natura ne cura stesso in dono. Quale che sia un voluto destino di previsione, nel battere costale non s’appacia credere… …
Un tardo approssimato
Svenuta nascosto d’anima vien una rebelle follia, non seppe d’un tardo approssimato… Fu l’ora triste semmai d’inizio nullo. Che se scrivo d’un temuto creder miracolo silente, altrove si fa pena penna lo creder di vero… Eppure non volle più del mezzo un sapere. Dimenticata prigione stesso fu destino ahimè, pulir di gloria si fa pianto …
Inequivoca esperantia
Uno sguardo dal lontano vedere siede vinto, ancor di gloria canta piano la penna un mancare… Nel cuor di quel per cui un senso finora l’echio. Cosí d’inequivoca esperantia si vola legge terreno, che per un breve soffio parte colto cielo… Sicchè posata n’è finora virtú in luce. Colma d’una marginale volontà ella canta pianto, …
Venir di cielo
D’una certa manera va d’ella posando il suono, par di regola alcuna la sua forte mano… Sicchè di legge scrive un venir di limpida passione. Soffiata via di grembo ogni amara verità, di dolce parfumo ne bagna petto altrove leggera… Al sole non teme scondiglio un venir di cielo. L’ebbe d’indosso cucito già un tale …
Tratto d’attimo
Del preveder novella epoca non si fa magia vista, seppur di notevole nasconde l’umano provvedere… Cosí anche tratto d’attimo vien altro ancora vita. Ogni inutile del poi voler passar nel tempo, poiché d’un fatto fu colta qualsiasi emozione… Già di ciò non si verrà più egual ritorno mai. Allora l’esistere si fa natura speranza d’albe …
L’ira voler distrutta
Malcontenta voce urlo rotta in esulto reale, nascosta però fan sequenze fra l’assente l’ora… Di turbato perdere del tempo pur s’arrende. Poi in l’oravanti d’ira voler distrutta s’immortala pugno, meta via di poco conscio pegno esigio… cosicché ben china spalle alza testa più là. Nel suo periodico competere urtò vicina, s’assegnò visi malinconia di nudi …
D’una luce ne sia
Allegra si fa nuvola spasso del cielo stanotte pare, tutti quei venti andati a dormire d’una certa pece… Fosse l’era del non essere arresa me mai di quanti. Quegli infiniti spazi or di sveglia tal di lontano sentire, di fisico un’improvvidere elevata stima si toglie aria… Ella si di vision e terrore rondo del mondo …
L’arrivo d’ali
Di posate piume si fa ragion una terra il vivere, piano col piano del passare d’oggi ne resta… Che del credere stessa l’intro vien verso regno. Estrosa in poter di lume dal canto or va l’aria, seppur di beneficio se ne porta pressi onor dubbio… Giacché al dimenticato mai sia ritorno alcunché. Cosi par lieve …
Di niente bella
Faraone di origini cuore l’eco ego balla, si vien fatta improvvisa quell’infinita dimenticanza… Che diritti andava battendo d’amor il suono. Di colpo ne vien chiaro di niente bella destino, al domani teme ancor ricordo di perduto risveglio… Rumore che si prese il trono d’in viver suo. Eppure nel vuoto non le si é vinto l’inferno …