sbriciolata indosso trasudata esistenza
solca orli spesi d’osservanza
Noto personaggio grottesco dal semplificare
Occhi che ostentano ascolto
pretesa alcuna fu mai richiesta
il sol concedere di mia aura e lume ve ne grazia
emergere di spalla equa non vuole sconti
che di mio dono speciale nessun altro ne voglia
di tanti ponti il mio sospeso col suo enorme peso
di premio onor porger lo scambio in servigio
l’angolo teso attende riposo suo di concessione alcuna
che d’altro vissuto non se ne dica
fatica chiesta causale accinta non vinta o rispinta
di trasparenza altrove indossi un’altra impresa
che non c’è ode al cuor tuo dedito e punito
se di chiuder giorno notte tien sveglia
Ma d’essenza radice e corpo risorge
d’un animo dolcito al sale concreto
scivola in essa radice lacrima bontà di puro
cavallo d’una battaglia sia giunta podesto
è tutto silente in fiocco d’argento il resto
quel grande tuo mosso non s’abbandoni
che la corte sia vostra e gradita la giostra
tornar di rifugio al prossimo venire
di pace sia sempre principio il nostro dire
il cielo bontà opera aperta seppur delusa
mai ne sottrae lusso beneficio il tuo
che di scelta dividi abbracci