Infinite sfumature accorrono gole di fame
riempiono la pelle sopra e sotto di sensazioni
talvolta magia li accompagna stretta
altre d’amaro gusto ne sanno ed insegna
semaforo dei sentimenti pronto al traguardo
di pari passo ne segue mente
non si accorge di nulla sembra l’orecchio
che dal suo spazio concede suono al cuore
si sposano così novelli risaputi sapori
divino è il dolce gusto deposto
ovunque corpo si esponi presente
esente il vivo non si chiama fuori
che il naturale corso suo ne fa
non chiede di esistere il fatto
poiché nel suo essere sapiente d’amor solo sparge
Principio non cambia volto al medesimo
se mani trasporto e fatica ne sconvolge
poco il senso di questo stravolgere impuro
di complicato principio spontaneo il sano depenna
a prova sia chiesta ogni volontà fin di bene
cosicché d’ogni gesto il fato ne mantiene
il pien di prelibato codesto nesso sia lasciato
ed il nettare di positivo proliferato