Esplosioni d’ogni dal popolato luogo
impone natura suo di primo degno
regno nativo di perfezione una padrona
che ad ogni albero estirpato ne piange
anima sua del peccato lacrima versa continua
in oceani che di venti torna vulcano
d’egoismo resta l’umanità punita
sicchè chiarezza di morale doni giustizia
dal dover si genera nato principio
colmar di rabbiosa calamità
nulla fece madre terra mai per esser ferita
di spoglio cuore dal canto mio donerei il cor
cotanta è colpa che risiede in me sentimento
per dispiacere d’una semplice mansione
in dover perpetuo sta
il compito ognuno risponde
generar catene d’amore ad onde
che le spiagge di bacio ultimo mai sia
ricordi addolciti di grato presente donato
che già di solo questo infinito tempo
un restituir ne vada riservato